Paradisi impossibili

Durante la navigazione in rete sono spesso, non penso di essere l’unico, trascinato dalla catena delle …ciliegie che una tira l’altra…, sono casualmente capitato su uno di quegl’articoli civetta che vogliono farti diventare milionario in quattr’e-quattr’otto.

Addirittura, in questo caso con un testimonial d’eccezione: Flavio Briatore, ‘l mechanic come lo chiamano alcuni suoi compaesani.

E con citazioni di Barbara d’Urso e altri nomoni, show dimostrativo on-line, e tutto quello che ci può essere insieme.

E proprio poco fa ho visto che su Facebook, da qualunque parte mi giri, trovo queste sponsorizzazione verso i Bitcoin. Anche Berlusconi viene tirato in ballo come testimonial!

Ma con che credibilità? Con quella che deriva dalle sceneggiate post-nazional-popolari che cercano di propinarci tutti i pomeriggi; con quella delle sponsorizzazioni occulte che ci cascano addosso a gragnuola?

Ma perché non li fanno loro tutti questi milioni, se è così facile?

Perché incitare un popolino imbecille (dal latino imbecillis= debole, malfermo) a percorrere strade che alimentano solo quel capitalismo cinico e sciacallo che sfrutta le bramosie irrealizzabili?

M’è venuto in mente un conoscente che favorì la nostra istallazione in Bretagna. Noi avevamo le idee ben chiare, volevamo introdurre la pasta fresca a Vannes: punto e basta! ma lui tentava di spingerci verso l’istallazione di un ristorante italiano. Ovviamente, come vedremo, non ci è riuscito ed abbiamo fatto di testa nosta nostra e con ottimi risultati.

Questo signore aveva fatto il ristoratore con mediocre successo ed un giorno mi raccontò: “Quando ho capito quali fossero i punti sensibili dei gestori di ristoranti, ho pensato di collocarmi dall’altra parte del tavolo e così ho messo su un’agenzia di transazioni di attività commerciali, e ora guadagno su quelli che cercano di vendere o comprare una gestione”.

Questo signore quando inizia il processo di vendita mette ben in evidenza che anche lui è stato operatore commerciale e nel segmento più critico, quello della ristorazione, quindi corrobora in questa maniera la fiducia che serve per convincere. Bisognerebbe fargli la solita domanda: “Ma se vedi tanta redditività, perché non lo fai te?”

Non credo, quindi, a questi paradisi impossibili; gli investimenti mobiliari giusti, per mantenere il valore del denaro che possediamo, sono quelli che coprono e superano di poco l’inflazione. Le speculazioni non sono un buon terreno: se capita la palude, si sprofonda facilmente nelle sabbie mobili.
Ma l’avidità umana non ha confini, sappiamo bene!

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