
Incontro per caso questo pittore ceco di buon valore e di medio cabotaggio a cavallo tra il XIX e il XX secolo (Praga 1873-1962) mi documento, studio, rimango colpito dalle sue incisioni un po’ osé e ne parlo.
Ritrattista e paesaggista, raggiunge un discreto successo quando si impegna in pittura sul vetro e produce tre vetrate della cattedrale di San Vito a Praga.
Eccelle altresì nell’incisione per la stampa che lo porta a opere d’alto pregio come le miniature di francobolli e carta-moneta commissionati dallo stato.
Fu professore all’Accademia di Paga con un suo genere che si distingue nell’incisione per acquaforte, a punta secca e a mezzatinta.
A mezza strada tra Realismo, Simbolismo e Art Nouveau ne sentiamo l’influenza in tutta la sua opera fino a farcene sentire lo spirito più intimo.
Notevole è la serie delle xilografie che hanno come tema il Paradiso terrestre abitato dalla coppia Adamo ed Eva disinibiti e gaudenti dei piaceri della carne, non toccati dal concetto di peccato. Aperte, serene e sorridenti, queste figure, vedono finalmente infranto lo stereotipo della rappresentazione dell’Eden come luogo d’origine del peccato primordiale.
Il suo gusto per il godimento non è mai troppo nascosto e si svela apertamente e gioiosamente nelle incisioni della contadina allegra e florida falciatrice, e della fanciulla intenta alla preparazione per la notte, o alla carnale, e al contempo ascetica, immaginazione onirica di Rodin.
Un racconto di Alberto Ragazzi. Come in una sorta di evacuazione forzata tutti abbandonavano l’edificio, scendendo le scale
E come si manifesta a volte in modo distruttivo, a volte in amore folle, a volte in malefici comportamenti. A volte con la distruzione, che poi è la distruzione
Quando nel 2005 abbiamo deciso di esercitare un’attività commerciale in Francia, ci siamo trovati di fronte a procedure amministrative,
Inizio di marzo 2020 Da qualche giorno giungono notizie allarmanti sul virus che, arrivando